Leadership mondiale dell’UE nel settore dei veicoli puliti

Nei giorni scorsi, la Commissione ha compiuto un decisivo passo in avanti nell’attuazione degli impegni presi dall’UE nell’ambito dell’accordo di Parigi per una riduzione vincolante delle emissioni di CO2 di almeno il 40% da qui al 2030 nell’UE. Mentre è in corso la conferenza internazionale sul clima a Bonn, la Commissione mostra che l’UE è l’esempio da seguire. Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dichiarato nel suo discorso sullo stato dell’Unione in settembre: “Voglio che l’Europa si ponga alla guida della lotta contro i cambiamenti climatici. L’anno scorso abbiamo fissato le regole del gioco a livello globale con l’accordo di Parigi, ratificato proprio qui, in quest’aula. Di fronte al crollo delle ambizioni degli Stati Uniti, l’Europa deve fare in modo di rendere nuovamente grande il nostro pianeta. È patrimonio comune di tutta l’umanità”.
Con l’entrata in vigore dell’accordo di Parigi la comunità internazionale si è impegnata a procedere verso un’economia moderna a basse emissioni di carbonio, mentre l’industria automobilistica sta attraversando una fase di profonda trasformazione. L’UE deve cogliere l’opportunità di diventare leader mondiale,
con paesi come gli Stati Uniti e la Cina che avanzano a grandi passi. Ad esempio, le vendite UE di autovetture nuove rispetto alle vendite globali sono scese dal 34%
prima della crisi finanziaria (2008/2009) al 20% di oggi. Per mantenere la quota di mercato e accelerare la transizione verso veicoli a basse e a zero emissioni
la Commissione ha proposto oggi nuovi obiettivi per le emissioni medie di CO2 del nuovo parco autovetture e veicoli leggeri dell’UE, che saranno rispettivamente
applicabili dal 2025 e dal 2030.

La proposta di oggi stabilisce norme ambiziose, realistiche e applicabili per contribuire a garantire condizioni di parità fra i diversi soggetti del settore operanti
in Europa. Il pacchetto definirà anche un chiaro orizzonte verso il quale avanzare per conseguire gli impegni presi nell’ambito dell’accordo di Parigi e incoraggerà
sia l’innovazione nelle nuove tecnologie e nei modelli di business, sia un uso più efficiente di tutti i modi di trasporto di merci.
Queste iniziative saranno rafforzate dall’impiego di strumenti finanziari mirati in modo da garantirne un’agevole applicazione.

Gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 che la Commissione propone oggi si basano su un’analisi approfondita e su un ampio coinvolgimento delle parti interessate,
dalle ONG all’industria. Tanto per le autovetture quanto per i veicoli leggeri nuovi, nel 2030 le emissioni medie di CO2 dovranno essere inferiori del 30% rispetto al 2021.
Il Vicepresidente Maroš Šefčovič, responsabile per l’Unione dell’energia, ha dichiarato: “Siamo entrati in un’epoca di trasformazione economica ecologica.
L’insieme delle proposte di oggi definisce le condizioni che permetteranno ai produttori europei di condurre la transizione energetica mondiale anziché seguire gli altri.
Li spronerà a fabbricare i veicoli migliori, più puliti e più competitivi riguadagnando così la fiducia dei consumatori. Si tratta di un importante passo nella giusta
direzione: un’economia europea moderna e sostenibile, con aria più pulita nelle nostre città e una migliore integrazione delle risorse rinnovabili nei sistemi energetici
di oggi e di domani”.

Prossime tappe
Le proposte per una mobilità pulita saranno adesso inviate ai colegislatori; la Commissione auspica che tutte le parti interessate collaborino strettamente
per garantire che le varie proposte e misure siano rapidamente adottate e attuate, in modo da massimizzare e generare al più presto i benefici attesi per l’industria,
le imprese, i lavoratori e i cittadini dell’UE.

https://ec.europa.eu/italy/news/201711085_unione_energia_mobilita_sostenibile_it