Negli ultimi vent’anni, l’Unione europea ha sviluppato una vera e propria “politica UE di supporto alla riforma della pubblica amministrazione”. Un processo che ha visto, nella sua fase più recente, l’istituzione del Technical Support Instrument -TSI (lo Strumento di supporto tecnico – SST) e del Gruppo di esperti sulla PA, ed è culminato, nell’ottobre 2023, nell’adozione della Comunicazione della Commissione europea sul rafforzamento dello Spazio amministrativo europeo (ComPAct).
Il riconoscimento da parte della Commissione europea della centralità dell’operato della pubblica amministrazione, per l’efficienza e la competitività di uno stato, emerge anche nelle dimensioni finanziarie dell’investimento sul settore. Attraverso il TSI, tra il 2021 e il 2027, gli Stati membri sono destinatari di un supporto tecnico alle riforme che vale 864 milioni di euro.
È noto come la qualità della pubblica amministrazione di un paese rappresenti un fattore chiave delle sue performance economiche e della sua capacità di diffondere benessere tra i propri cittadini. Le amministrazioni pubbliche virtuose ed efficienti sono quelle in grado di corrispondere alle esigenze che promanano dai vari settori della loro società. Per raggiungere questo scopo, è essenziale che la Pubblica amministrazione sappia modernizzarsi e adeguarsi al mutare delle circostanze.
Con la Comunicazione ComPAct, la Commissione europea assume definitivamente un ruolo di primo piano nelle riforme strutturali e amministrative negli stati membri UE. Un risultato importante, e tenacemente costruito dall’esecutivo europeo, se si considera che non esiste una competenza esclusiva dell’Unione in queste materie e che, anzi, la responsabilità per l’operatività della pubblica amministrazione appartiene esclusivamente agli Stati membri.
La Comunicazione, pur riconoscendo la grande varietà di assetti istituzionali e tradizioni giuridiche delle pubbliche amministrazioni nazionali, individua una serie di principi condivisi che danno vita a “uno Spazio amministrativo europeo” e sono alla base di una pubblica amministrazione di qualità: una visione strategica e una leadership che siano garanti di capacità, resilienza e fiducia costante del pubblico;
un processo decisionale coerente, lungimirante, basato su dati concreti, partecipativo, pronto per il digitale e inclusivo;
una pubblica amministrazione imparziale, professionale, basata sul merito, collaborativa ed efficiente, che svolga la propria attività in condizioni di lavoro ottimali;
servizi pubblici di alta qualità, innovativi, antropocentrici e accessibili;
sussidiarietà, coordinamento, responsabilità, apertura della pubblica amministrazione, integrità e vigilanza dei processi amministrativi;
finanze pubbliche solide e sostenibili, sostenute da sistemi di contabilità pubblica per competenze integrati e completi.
Gli ambiti di intervento includono l’amministrazione centrale, locale e digitale, gli appalti pubblici, il buon sviluppo della regolamentazione, il sistema giudiziario, la lotta contro la corruzione e la frode e un migliore utilizzo dei fondi strutturali e di investimento concessi dall’Unione europea.